Misure fonometriche
Microclima Vibrazioni

sicurezza sul lavoro

Il decreto legislativo 81/2008 (conosciuto comunemente come il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro) prevede all’articolo 28 l’obbligo di stendere la valutazione dei rischi, così da preservare la salute dei lavoratori e assicurarne la protezione. In questo documento devono essere valutati i rischi provenienti da varie fonti, compresa anche l’esposizione ad agenti fisici.

L’obiettivo è mettere in atto determinate misure di protezione e prevenire incidenti. Nella categoria degli agenti fisici sono inclusi vari fattori, quali:

  • le radiazioni ottiche di origine artificiale;
  • l’inquinamento acustico, comprendente gli infrasuoni, gli ultrasuoni, le vibrazioni meccaniche e il rumore;
  • il microclima;
  • i campi elettromagnetici;
  • le atmosfere iperbariche.

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Gli obblighi del datore di lavoro

Il Testo Unico per la sicurezza sul lavoro indica precisi obblighi per il datore di lavoro, a cui spetta l’impegno di verificare se le vibrazioni e i valori intensimetrici del rumore superano i livelli limite durante il ciclo produttivo. Questi soggetti devono, nel caso in cui oltrepassino i termini stabiliti per legge, elaborare un dettagliato programma di prevenzione per evitare che i lavoratori subiscano eventuali danni. In questo documento vanno indicate le misure tecniche, procedurali e organizzative per la protezione dei dipendenti.

Al tempo stesso i lavoratori devono essere equipaggiati con e dispositivi di protezione dotati di certificazione in grado di attenuare gli effetti dell’inquinamento acustico, del microclima e delle vibrazioni.

La valutazione dei rischi riguardante l’esposizione ad agenti fisici deve essere effettuata con una periodicità minima di 4 anni. Tuttavia, ogni volta che si verificano condizioni o modifiche che alterano la situazione, occorre aggiornare il documento perché potrebbe essere diventato obsoleto. Lo stesso vale nelle circostanze in cui sia necessaria la revisione della precedente valutazione a causa dei risultati ottenuti dalla sorveglianza sanitaria.

Nel caso in cui il datore di lavoro non adempia a questi obblighi può essere sanzionato con una multa da 2.500 a 6.400 euro oppure con l’arresto da 3 a 6 mesi.

Misure Fonometriche e Microclima

La valutazione dei rischi legati all’esposizione ad agenti fisici si basa essenzialmente sulle misure fonometriche per accertarsi che i livelli di rumore e vibrazioni rimangano al di sotto dei valori limiti fissati per legge. Queste rilevazioni vengono eseguite tenendo in considerazione varie grandezze:

  • Lpicco, C (Livello sonoro di picco);
  • LCeq, T (livello sonoro continuo C ponderato ed equivalente);
  • LAeq, T (livello sonoro continuo A ponderato ed equivalente).

In secondo luogo le attività e i cicli lavorativi devono essere attentamente analizzati per determinare quale sia la strategia di misurazione da mettere in atto. Quindi occorre calcolare i descrittori di esposizione dei dipendenti e verificare se sono in linea con quanto previsto dal Testo Unico o se sono stati superati i limiti.

Infine si controlla se i dispositivi forniti ai lavoratori garantiscono un corretto grado di attenuazione del rumore.

Vibrazioni

 Per il rischio vibrazioni, invece, la certificazione prevede varie fasi operative, quali:

  • eseguire misure vibrometriche sulle strumentazioni che possono causare danni al sistema HAV (mano-braccio) per le vibrazioni prodotte;
  • analizzare le attività lavorative che interessano i dipendenti potenzialmente esposti al rischio di vibrazioni meccaniche. Ciò vale sia per l’intero corpo che per il sistema mano-braccio;
  • eseguire misure vibrometriche sulle attrezzature che possono causare ai dipendenti danni WBV (corpo intero) a causa delle vibrazioni;
  • confrontare i risultati ottenuti con i valori limiti di legge.

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